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Impianto dentale a carico immediato

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Cos’è l’implantologia a carico immediato e come funziona esattamente? L’implantologia a carico immediato rappresenta una delle innovazioni più significative nel campo della chirurgia dentale moderna. Si tratta di una tecnica che consente di inserire un impianto dentale e…

Indice dei Contenuti di Impianto dentale a carico immediato

Cos’è l’implantologia a carico immediato e come funziona esattamente? 

Impianto dentale a carico immediato1

L’implantologia a carico immediato rappresenta una delle innovazioni più significative nel campo della chirurgia dentale moderna. Si tratta di una tecnica che consente di inserire un impianto dentale e applicare una protesi provvisoria fissa entro 24-72 ore, restituendo immediatamente al paziente estetica e funzionalità. A differenza dei metodi tradizionali, che prevedono lunghi tempi di attesa per l’osteointegrazione, il carico immediato permette un ripristino immediato dei denti mancanti.

  • Cosa significa “carico immediato” in implantologia?
    Il termine indica che l’impianto dentale non viene lasciato “a riposo” dopo l’inserimento, ma viene subito caricato con una protesi. Questo evita al paziente di restare senza denti o dover usare protesi mobili temporanee.

  • Qual è la differenza rispetto al carico differito?
    Nel carico differito, la protesi viene applicata solo dopo 3-6 mesi, quando l’osteointegrazione è completa. Nel carico immediato, invece, si sfrutta la stabilità primaria dell’impianto per posizionare la protesi provvisoria quasi subito.

  • Quali sono i tempi medi dell’intervento?
    La fase chirurgica dura in media 30-60 minuti per impianto. La protesi provvisoria viene fissata entro 24-72 ore. Dopo 2-3 mesi, se l’osteointegrazione è stabile, si passa alla protesi definitiva.

  • Come si svolge la procedura?
    L’intervento viene effettuato in anestesia locale oppure in sedazione cosciente, a seconda delle esigenze del paziente. Viene utilizzata una vite in titanio biocompatibile, inserita nell’osso mascellare o mandibolare. A seconda della complessità del caso, può essere utilizzata anche la chirurgia guidata computerizzata per pianificare in anticipo l’inserimento degli impianti con estrema precisione.

  • Perché è una tecnica moderna?
    Oltre alla rapidità, l’implantologia a carico immediato sfrutta tecnologie avanzate come TAC 3D, software CAD/CAM, fresatori computerizzati e materiali innovativi per garantire massima precisione, estetica e comfort.

Qual è la differenza tra impianto a carico immediato e impianto tradizionale? 

Quando si valuta un trattamento implantare, è fondamentale comprendere le differenze sostanziali tra l’impianto a carico immediato e quello tradizionale (detto anche a carico differito). Entrambe le tecniche mirano al ripristino funzionale ed estetico dei denti mancanti, ma seguono tempi, approcci chirurgici e protocolli clinici differenti.

  • Come funziona l’impianto tradizionale?
    L’impianto tradizionale prevede due fasi: nella prima si inserisce la vite in titanio e si attende 3-6 mesi per l’osteointegrazione completa. Solo dopo questo periodo si posiziona la protesi definitiva.

  • Differenze nei tempi di osteointegrazione
    Nel carico differito, la protesi viene applicata solo dopo che l’impianto ha creato un legame biologico stabile con l’osso. Con il carico immediato, invece, la protesi provvisoria viene fissata entro 24-72 ore sfruttando la stabilità primaria dell’impianto.

  • Gestione della protesi provvisoria
    Il carico immediato permette al paziente di non rimanere mai senza denti, utilizzando da subito una protesi fissa provvisoria. Con l’impianto tradizionale, il paziente può essere costretto a utilizzare una protesi mobile o a restare edentulo durante la fase di guarigione.

  • Aspetti estetici e funzionali nel breve periodo
    Il carico immediato garantisce un’estetica immediata e consente di riprendere una masticazione leggera già nelle prime 48 ore. Nel carico differito, invece, il risultato estetico e funzionale è posticipato e richiede maggiore pazienza da parte del paziente.

  • Tecnologie impiegate
    Spesso l’implantologia a carico immediato si avvale di chirurgia guidata, impronte digitali e protesi realizzate con software CAD/CAM, mentre l’impianto tradizionale può essere più “manuale” e distribuito in più fasi.

Cosa distingue un impianto dentale a carico immediato da altre tecniche? 

L’impianto dentale a carico immediato si differenzia in modo significativo da altre soluzioni protesiche e tecniche implantologiche tradizionali, sia per approccio clinico, che per tempistiche, tecnologia impiegata e risultati estetici e funzionali.

  • Differenze rispetto a protesi mobili e ponti su denti naturali

    • Le protesi mobili (dentiere) non sono fissate all’osso e possono causare instabilità durante la masticazione.

    • I ponti dentali tradizionali richiedono la limatura di denti sani adiacenti per fungere da supporto.

    • Gli impianti a carico immediato evitano tutto ciò, garantendo un fissaggio diretto nell’osso e una protesi fissa anche nelle prime 24-72 ore.

  • Tecnologie utilizzate: CAD/CAM, TAC 3D, chirurgia guidata

    • L’implantologia moderna a carico immediato impiega strumenti avanzati come la TAC Cone Beam 3D per pianificare con precisione il posizionamento degli impianti.

    • Le protesi provvisorie vengono spesso realizzate con tecnologia CAD/CAM, garantendo una perfetta adattabilità estetica e funzionale.

    • L’uso della chirurgia guidata riduce l’invasività dell’intervento, migliorando il comfort e l’efficacia del trattamento.

  • Possibilità di inserimento senza incisione gengivale

    • In alcuni casi, grazie alla chirurgia guidata flapless, è possibile inserire l’impianto senza incidere la gengiva, riducendo gonfiore, dolore e tempo di guarigione.

    • Questo approccio è particolarmente utile nei pazienti ansiosi o con condizioni cliniche favorevoli.

  • Uso del titanio e materiali biocompatibili

    • Gli impianti sono in titanio, un materiale estremamente compatibile con il corpo umano, che favorisce una rapida osteointegrazione.

    • Le protesi provvisorie e definitive possono essere realizzate in zirconia, ceramica o resina composita, a seconda delle esigenze estetiche e funzionali del paziente.

Quali sono i vantaggi dell’implantologia a carico immediato? 

L’implantologia a carico immediato è sempre più richiesta dai pazienti per via dei suoi numerosi benefici estetici, funzionali e psicologici, che la rendono una delle tecniche più apprezzate nel campo odontoiatrico moderno.

  • Risultato estetico immediato

    • Il paziente riceve una protesi fissa provvisoria entro 24-72 ore, evitando di rimanere senza denti.

    • Ideale per il settore frontale, dove l’estetica ha un ruolo primario.

    • Si preserva il profilo gengivale e si mantiene una linea del sorriso naturale sin da subito.

  • Ripristino rapido della funzione masticatoria

    • La masticazione viene ripristinata già dai primi giorni (seppur con alcune precauzioni iniziali).

    • Si evitano lunghi periodi di adattamento tipici delle protesi mobili.

    • Il paziente può tornare a parlare e mangiare con sicurezza in tempi brevi.

  • Riduzione del numero di sedute

    • A differenza della tecnica tradizionale, che richiede più appuntamenti dilazionati nel tempo, il carico immediato permette di ottimizzare i tempi di cura.

    • Meno visite = meno stress, meno giorni di assenza dal lavoro o dagli impegni personali.

  • Minore impatto psicologico per il paziente

    • Non dover convivere con l’edentulia temporanea riduce l’impatto emotivo e migliora l’autostima.

    • Il paziente affronta l’intero percorso terapeutico con maggiore serenità e motivazione.

  • Prevenzione del riassorbimento osseo

    • Caricare subito un impianto può stimolare l’osso e ridurre il rischio di riassorbimento osseo precoce, soprattutto nelle zone posteriori della bocca.

Quali rischi comporta un impianto dentale a carico immediato? 

Sebbene l’implantologia a carico immediato offra numerosi vantaggi, è comunque un intervento chirurgico e presenta alcuni rischi e controindicazioni che devono essere attentamente valutati.

  • ⚠️ Possibili infezioni post-operatorie

    • Come ogni procedura chirurgica, c’è il rischio di infezioni batteriche nei tessuti molli e duri attorno all’impianto.

    • È fondamentale seguire le indicazioni del dentista riguardo a antibiotici e disinfezione orale, soprattutto nei primi giorni dopo l’intervento.

  • ⚠️ Rischio di fibrointegrazione

    • Se la stabilità primaria dell’impianto non è sufficiente (inferiore ai 35 Ncm), si può verificare la fibrointegrazione anziché l’osteointegrazione, ovvero la formazione di tessuto fibroso al posto dell’osso.

    • Questo comporta la perdita dell’impianto e la necessità di rimuoverlo o sostituirlo.

  • ⚠️ Fallimenti in caso di bruxismo o parodontite

    • Il bruxismo (digrignamento dei denti) esercita forti pressioni sugli impianti, rendendoli instabili.

    • La parodontite non trattata può compromettere la salute dei tessuti di supporto, aumentando il rischio di rigetto dell’impianto.

  • ⚠️ Sterilità degli strumenti e igiene orale

    • Un ambiente non sterile o una scarsa igiene orale da parte del paziente sono fattori critici per l’insuccesso del trattamento.

    • Il paziente deve essere istruito su tecniche corrette di pulizia orale e sull’uso di collutori antibatterici.

  • ⚠️ Movimenti dell’impianto nei primi giorni

    • I micro movimenti sopra i 75 micron durante la fase di guarigione possono compromettere il processo di integrazione dell’impianto.

    • Per questo è fondamentale evitare cibi duri e traumi occlusali nella fase post-operatoria.

Quando è indicato l’impianto a carico immediato e chi può farlo? 

Impianto dentale a carico immediato2

Non tutti i pazienti sono idonei a ricevere un impianto a carico immediato: è necessario rispettare criteri clinici ben precisi per garantire il successo del trattamento.

  • Requisiti minimi: qualità e quantità ossea

    • L’osso del paziente deve presentare una densità e un volume sufficiente per garantire la stabilità dell’impianto.

    • La stabilità primaria dell’impianto deve superare i 32-35 Ncm, parametro fondamentale per procedere con il carico immediato.

  • Assenza di malocclusioni e bruxismo

    • Disturbi come malocclusioni importanti o bruxismo attivo possono compromettere la riuscita dell’intervento e sono spesso una controindicazione relativa.

  • Idoneità anche in età avanzata

    • Anche pazienti anziani possono accedere all’implantologia a carico immediato, purché presentino condizioni generali favorevoli e osso adeguato.

    • L’età non è un limite assoluto, se il quadro clinico è stabile.

  • Controindicato in caso di osteoporosi avanzata

    • L’osteoporosi, soprattutto se grave e non controllata, riduce la qualità ossea e può compromettere l’osteointegrazione, rendendo sconsigliabile il carico immediato.

  • Importanza della TAC 3D per la diagnosi pre-intervento

    • Prima dell’intervento è essenziale una TAC Cone Beam 3D per valutare con precisione:

      • La quantità ossea disponibile

      • La posizione dei nervi e delle strutture anatomiche

      • La pianificazione personalizzata dell’inserimento implantare

Come funziona l’implantologia a carico immediato in casi specifici?

L’implantologia a carico immediato può essere personalizzata in base al tipo di edentulia. Esistono approcci diversi a seconda che si tratti di un singolo dente, di più denti o di un’intera arcata.

Si può fare il carico immediato su un singolo dente? 

  • Indicato in caso di edentulia singola o in sostituzione di un dente appena estratto.

  • È fondamentale che l’impianto raggiunga una stabilità primaria superiore ai 32-35 Ncm per essere subito caricato.

  • Si applica una protesi provvisoria fissa non funzionale, che non entra in contatto con i denti antagonisti.

  • Dopo circa 2-3 mesi, la protesi provvisoria viene sostituita con una corona definitiva, cementata o avvitata.

Come avviene il carico immediato su più impianti?

  • Utilizzato per sostituire più denti adiacenti, soprattutto nei settori frontali.

  • È necessario che tutti gli impianti raggiungano un’adeguata stabilità primaria, altrimenti si opta per una protesi mobile temporanea.

  • Si impiegano connessioni rigide, come barre avvitate o splintaggi, per distribuire in modo uniforme il carico masticatorio ed evitare micromovimenti dannosi.

Come funziona il carico immediato su arcate completamente edentule? 

  • Si esegue mediante l’inserimento di 4-6 impianti per ogni arcata.

  • Le protesi possono essere:

    • Toronto Bridge (senza falsa gengiva)

    • Protesi con gengiva finta, utile nei casi di riassorbimento osseo importante per un risultato estetico armonico.

  • È un’alternativa moderna e stabile alla classica dentiera mobile, che spesso provoca disagio psicologico e instabilità funzionale.

Come avviene il carico immediato in pazienti con poco osso? 

Il carico immediato può rappresentare una sfida nei pazienti con ridotto volume osseo, ma esistono soluzioni efficaci per garantire il successo del trattamento anche in questi casi complessi.

  • Problema comune: la perdita di osso alveolare, soprattutto in pazienti che portano protesi mobili da anni o che hanno subito traumi o infezioni.

  • Necessità: raggiungere la stabilità primaria dell’impianto per poter procedere con il carico immediato, altrimenti è necessario adottare strategie alternative.

Soluzione 1: rigenerazione ossea e attesa

  • Si esegue un innesto osseo autologo o sintetico prima dell’inserimento dell’impianto.

  • Dopo l’intervento di rigenerazione, si attendono 4-6 mesi per l’osteointegrazione del nuovo osso.

  • Solo successivamente si può procedere con il carico differito, non immediato.

  • È la soluzione più indicata per chi desidera un risultato più prevedibile e duraturo nel tempo.

Soluzione 2: impianti iuxtaossei CAD/CAM 

  • Gli impianti iuxtaossei non vengono inseriti dentro l’osso ma appoggiati sulla sua superficie esterna.

  • Sono progettati su misura grazie a TAC 3D e tecnologia CAD/CAM, adattandosi perfettamente all’anatomia del paziente.

  • Consentono di posizionare denti fissi anche in casi di atrofia ossea grave senza bisogno di innesti.

  • Ideale per chi desidera una soluzione rapida senza affrontare lunghi tempi di rigenerazione.

Quando e come scegliere tra le due tecniche 

  • Dipende dal tempo a disposizione del paziente, dalla condizione sistemica e dal budget.

  • Gli impianti iuxtaossei sono consigliati in assenza totale di osso o quando il paziente rifiuta interventi di rigenerazione.

  • La rigenerazione ossea è preferibile per pazienti giovani o con buone condizioni generali, dove è possibile ottenere risultati ossei di qualità.

È possibile fare l’implantologia a carico immediato in caso di parodontite? 

Impianto dentale a carico immediato3

La parodontite, nota anche come piorrea, è una condizione infiammatoria cronica che colpisce i tessuti di supporto dei denti. In passato, questa malattia rappresentava una controindicazione assoluta per gli impianti, ma oggi, grazie all’evoluzione tecnologica, è possibile valutare il carico immediato anche in pazienti parodontali.

  • La parodontite può compromettere l’osso e le gengive, aumentando il rischio di fallimento implantare.

  • Tuttavia, in presenza di una buona gestione della malattia e in assenza di infezione attiva, il carico immediato è realizzabile.

  • La chiave è una pianificazione personalizzata, basata su analisi cliniche, radiologiche e microbiologiche.

Spiegare cos’è la parodontite e come incide sugli impianti

  • La parodontite distrugge progressivamente l’osso alveolare, causando mobilità dentale e perdita dei denti.

  • L’infiammazione cronica può ridurre la qualità dell’osso, ostacolando l’osteointegrazione.

  • La presenza di tasche parodontali attive può favorire la colonizzazione batterica attorno all’impianto.

Tecniche di implantologia computer-guidata per pazienti parodontali 

  • L’uso della chirurgia guidata con TAC 3D e software CAD permette di evitare le aree compromesse dall’infezione.

  • L’implantologo può pianificare il posizionamento ottimale degli impianti, sfruttando le zone ossee residue sane.

  • In alcuni casi si ricorre anche alla sedazione cosciente, per trattare pazienti ansiosi o con bisogni speciali.

Vantaggi psicologici per il paziente già dal giorno successivo 

  • Il carico immediato offre un impatto positivo a livello emotivo: il paziente esce con un nuovo sorriso, senza periodi prolungati senza denti.

  • Migliora l’autostima e facilita il ritorno alla vita sociale e professionale.

  • Evita il disagio delle protesi mobili, spesso mal tollerate nei pazienti con storia di parodontite.

Come funziona la sedazione cosciente nell’impianto a carico immediato? 

La sedazione cosciente è una tecnica anestesiologica che permette di affrontare gli interventi odontoiatrici — come l’inserimento di impianti a carico immediato — in totale serenità, senza dolore e senza stress.

  • Si tratta di una procedura sicura che mantiene il paziente sveglio, ma rilassato e collaborativo.

  • È particolarmente indicata per chi soffre di odontofobia, per pazienti anziani, o con disabilità fisiche/psicologiche.

  • Può essere somministrata per via endovenosa o inalatoria, a seconda delle necessità cliniche.

Differenza tra sedazione endovenosa e inalatoria 

  • Sedazione endovenosa: il farmaco sedativo viene somministrato direttamente in vena, con effetto rapido e controllato. È la forma più comune in chirurgia implantare.

  • Sedazione inalatoria: si utilizza il protossido di azoto (gas esilarante) in combinazione con ossigeno, somministrato tramite una mascherina. Effetto più leggero ma utile per pazienti lievemente ansiosi.

  • Entrambe le modalità non prevedono perdita di coscienza, ma solo una profonda sensazione di calma.

Quando è consigliata (odontofobia, disabilità) 

  • Per chi ha paura del dentista o ha avuto esperienze traumatiche pregresse.

  • Nei pazienti con disabilità motorie o cognitive, che rendono difficoltosa una seduta tradizionale.

  • In caso di interventi lunghi o multipli, per migliorare la tollerabilità del tempo trascorso in poltrona.

Benefici: riduzione dello stress, miglior collaborazione 

  • Il paziente si sente tranquillo, rilassato e non percepisce dolore, anche in procedure chirurgiche complesse.

  • Favorisce una migliore collaborazione con il team medico, riducendo il rischio di movimenti involontari.

  • Permette all’odontoiatra di operare in condizioni ottimali, con tempi di intervento più fluidi.

Sicurezza della procedura in ambiente odontoiatrico 

  • La sedazione è monitorata da un anestesista esperto, che controlla costantemente i parametri vitali del paziente.

  • È una tecnica standardizzata in ambito odontoiatrico, con margini di sicurezza molto elevati.

  • Il paziente può tornare a casa già dopo poche ore, accompagnato da un familiare.

Cosa si può mangiare dopo aver fatto un impianto a carico immediato? 

Dopo un intervento di implantologia a carico immediato, è fondamentale seguire una dieta specifica per favorire la guarigione e garantire la stabilità degli impianti appena inseriti.

  • Nei primi giorni è necessario evitare qualsiasi trauma masticatorio nelle aree implantate.

  • Una corretta alimentazione può aiutare anche a ridurre infiammazione e dolore, supportando il processo di osteointegrazione.

Cibi morbidi per i primi giorni 

  • Consuma alimenti come purea di patate, yogurt, vellutate, frullati, uova strapazzate, pesce lesso.

  • Evita cibi caldi appena usciti dal forno o bollenti, che possono stimolare il sanguinamento.

  • L’acqua fredda e le bevande a temperatura ambiente sono preferibili.

Evitare cibi duri o gommosi nelle zone implantari 

  • Frutta secca, pane croccante, carne dura, caramelle gommose, chewing gum sono da evitare.

  • Anche semi e granaglie possono infilarsi tra protesi e gengiva, generando infezioni o infiammazioni.

  • Evita di masticare direttamente sulla zona operata almeno per le prime 2-3 settimane.

Consigli su alimentazione bilanciata per favorire la guarigione 

  • Privilegia alimenti ricchi di vitamine C, A e D, fondamentali per la salute dei tessuti gengivali e ossei.

  • Integra nella dieta proteine nobili da fonti come legumi, pesce, uova e carni bianche ben cotte e morbide.

  • Bevi molta acqua e limita zuccheri e alcolici, che possono ostacolare il processo di guarigione.

Quando si può riprendere una dieta normale

  • In genere, si può tornare gradualmente a un’alimentazione normale dopo 7-10 giorni, in assenza di complicazioni.

  • Il ritorno alla masticazione completa dipende dal tipo di protesi provvisoria e dalla stabilità dell’impianto.

  • Segui sempre le indicazioni del dentista per evitare rischi di carico eccessivo sugli impianti.

Quanto costa un impianto dentale a carico immediato?

Il costo di un impianto dentale a carico immediato può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la complessità del caso clinico, la quantità di impianti inseriti e i materiali utilizzati per la protesi.

  • In Italia, il prezzo medio per una riabilitazione completa a carico immediato varia generalmente tra gli 8.000 e i 30.000 euro per arcata.

  • Il costo può essere più contenuto in cliniche situate in paesi con costi sanitari inferiori, come l’Albania, ma è fondamentale valutare sempre qualità e competenze professionali.

Fascia di prezzo media in Italia: 8.000 – 30.000 € 

  • Una singola corona su impianto può costare tra i 1.200 e i 2.500 euro.

  • Un impianto su arcata completa con 4-6 impianti e protesi fissa provvisoria ha un prezzo compreso tra gli 8.000 e i 15.000 euro, mentre con protesi definitiva in zirconia o ceramica può superare i 25.000 euro.

Cosa incide sul costo finale: materiali, numero impianti, laboratorio 

  • Il tipo di impianto (standard vs. premium) e il materiale della protesi (resina vs. zirconia) influiscono notevolmente sul prezzo.

  • Anche la tecnologia utilizzata, come la chirurgia guidata o la pianificazione CAD/CAM, può incrementare i costi.

  • Le competenze dell’équipe odontoiatrica e la qualità del laboratorio protesico sono determinanti nel valore finale del trattamento.

Confronti con impianti tradizionali e protesi mobili 

  • A differenza degli impianti a carico differito, che possono sembrare più economici inizialmente, il carico immediato riduce il numero di sedute e il tempo totale di trattamento, offrendo spesso un miglior rapporto costo/beneficio.

  • Rispetto alle protesi mobili, l’implantologia a carico immediato offre un risultato più duraturo, stabile e confortevole, giustificando così il maggiore investimento iniziale.

Importanza di un piano di cura personalizzato

  • Ogni paziente ha esigenze diverse: per questo motivo è fondamentale richiedere una visita specialistica e una TAC 3D per elaborare un piano dettagliato e realistico.

  • Solo attraverso una valutazione clinica completa si potrà ricevere un preventivo preciso e su misura, senza sorprese durante il percorso di cura.

Quali sono le differenze tra carico immediato e carico differito? 

L’implantologia può seguire due approcci principali: carico immediato e carico differito. Comprendere le differenze tra queste due tecniche è fondamentale per orientarsi nella scelta più adatta alle proprie esigenze cliniche ed estetiche.

Tempistiche di applicazione della protesi 

  • Nel carico immediato, la protesi provvisoria viene applicata entro 24-72 ore dall’inserimento dell’impianto.

  • Nel carico differito, si attende un periodo di 3-6 mesi per consentire la completa osteointegrazione prima di posizionare la protesi.

  • La scelta dipende dalla stabilità primaria dell’impianto e dalla qualità ossea.

Osteointegrazione: contestuale vs posticipata 

  • Il carico immediato sfrutta un’osteointegrazione che avviene mentre la protesi è già in funzione, purché vi sia una buona stabilità iniziale (>35 Ncm).

  • Il carico differito consente un riposo biologico dell’impianto, riducendo i micro-movimenti che potrebbero compromettere la guarigione.

  • In pazienti a rischio (osteoporosi, infezioni, bruxismo), il differimento è spesso preferibile per aumentare le probabilità di successo.

Impatto su estetica, funzione e psicologia del paziente

  • Il carico immediato consente un ripristino estetico immediato, importante nei settori anteriori, e offre un beneficio psicologico non trascurabile.

  • Il carico differito, sebbene più lungo, è considerato più conservativo in casi clinicamente complessi.

  • Entrambe le opzioni, se ben indicate, permettono un risultato funzionale e duraturo nel tempo.

Vantaggi e svantaggi delle due soluzioni 

  • Carico immediato: meno sedute, risultati estetici immediati, maggiore comfort. Richiede però condizioni ossee e parodontali ottimali.

  • Carico differito: più sicuro in caso di rischio clinico, adatto a pazienti con poco osso o condizioni generali delicate.

  • La scelta della tecnica va sempre affidata al giudizio di un implantologo esperto, che valuterà il caso specifico attraverso esami radiografici e visita clinica.

Frequently Asked Questions About Implantologia a Carico Immediato 

Impianto dentale a carico immediato4

Quanto costa un impianto dentale a carico immediato? 

  • La fascia di prezzo in Italia varia in base alla complessità del caso: generalmente si parte da circa 8.000 euro per arcata e si può arrivare fino a 30.000 euro nei casi più complessi che richiedono materiali di alta gamma, rigenerazione ossea o tecnologie avanzate come la chirurgia guidata.

  • Il numero di impianti incide significativamente sul costo totale: ad esempio, una riabilitazione totale con 4 impianti costa meno rispetto a una con 6 o 8 impianti. Ogni vite implantare aggiuntiva comporta un costo extra per materiale, chirurgia e laboratorio.

  • I materiali usati per la protesi fanno la differenza: le protesi provvisorie sono solitamente in resina, mentre quelle definitive possono essere in ceramica, zirconia o composito di alta qualità, con costi molto diversi tra loro.

  • L’esperienza della clinica e l’approccio tecnologico impiegato influenzano il prezzo: strutture che utilizzano tecnologie CAD/CAM, TAC 3D e chirurgia computer guidata tendono ad avere costi più elevati ma offrono anche maggiore precisione e minori tempi di recupero.

  • Possibilità di finanziamento e soluzioni rateali: molte cliniche offrono piani personalizzati per dilazionare il pagamento, rendendo l’intervento accessibile anche a chi non può sostenerlo tutto in un’unica soluzione.

  • Confronto con altre opzioni: rispetto agli impianti tradizionali, il carico immediato può sembrare più costoso, ma riduce i tempi, le sedute e spesso anche la necessità di protesi mobili temporanee, abbattendo i costi “nascosti” del trattamento convenzionale.

Quando è possibile fare il carico immediato? 

  • La stabilità primaria dell’impianto è il requisito fondamentale: per poter procedere con un carico immediato, l’impianto deve raggiungere una stabilità iniziale sufficiente, generalmente misurata in torque superiore a 32-35 Ncm. Questo valore garantisce che l’impianto sia ben ancorato all’osso al momento del posizionamento.

  • È necessaria una buona qualità e quantità di osso: il paziente deve disporre di tessuto osseo adeguato, sia in termini di volume che di densità. Nei casi in cui l’osso è insufficiente o di qualità compromessa, il carico immediato potrebbe non essere indicato, e si valuta un carico differito o una rigenerazione ossea preventiva.

  • Assenza di problematiche occlusali: bruxismo, malocclusioni gravi o disfunzioni articolari possono compromettere il successo del carico immediato, poiché aumentano il rischio di micro-movimenti che ostacolano la corretta osteointegrazione.

  • Condizioni gengivali sane e assenza di infezioni attive: la salute parodontale è essenziale per garantire la riuscita dell’intervento. Pazienti con gengiviti o parodontiti attive devono prima essere trattati per ristabilire una base clinicamente sana.

  • Età e stato di salute generale: anche pazienti anziani possono sottoporsi al carico immediato, purché non presentino condizioni sistemiche compromettenti come osteoporosi avanzata, diabete non controllato o terapie farmacologiche che interferiscono con la guarigione ossea (es. bifosfonati).

  • Valutazione diagnostica tramite TAC 3D: la TAC Cone Beam è uno strumento diagnostico indispensabile per stabilire l’idoneità al carico immediato. Fornisce una visione tridimensionale della morfologia ossea e permette una pianificazione chirurgica precisa.

  • Pazienti che richiedono soluzioni estetiche rapide: spesso il carico immediato viene scelto in contesti estetici, ad esempio per la sostituzione dei denti anteriori, dove è importante non rimanere mai senza denti visibili.